Dal Supporta alla Superficie: il mio approccio al sistema Pavimento

Pubblicato il 19 ottobre 2025 alle ore 23:58

Straordinario

 

Perché la preparazione del supporto è il vero fulcro del risultato finale

La resina è un materiale molto tecnico che lavora in stretta relazione con il supporto.

Se la base non è solida, compatta e stabile, la resina non potrà garantire né estetica né durabilità.

 

1. Stabilità e adesione: la scienza del legame

La resina non “copre” semplicemente: interagisce con il sottofondo, creando un legame meccanico e chimico.

Per questo motivo il supporto deve essere:

  • privo di polveri e parti friabili

  • esente da residui oleosi o contaminanti

  • asciutto nei limiti richiesti

  • pulito da eventuali trattamenti vecchi o incompatibili

  • coeso e regolare

Ogni criticità lasciata nel supporto diventerà, col tempo, una criticità visibile nella superficie.

 

 

2. Planarità e uniformità: dove tecnica ed estetica si fondono

La resina è una superficie sincera: esalta ciò che trova sotto di sé.

Un supporto con irregolarità, avvallamenti o differenze di assorbimento darà origine a:

  • riflessi disomogenei

  • aloni

  • variazioni di spessore

  • difetti estetici

Una preparazione meticolosa permette invece di ottenere la continuità visiva e la pulizia formale che contraddistinguono un pavimento in resina ben realizzato.

 

3. Durabilità nel tempo: la vera prova della qualità

Un pavimento in resina deve resistere a calpestio, abrasione, dilatazioni, peso degli arredi e umidità.

Se il supporto non è stato preparato con metodo, nel tempo possono comparire:

  • microfessurazioni

  • distacchi

  • bolle di umidità

  • cedimenti localizzati

Un pavimento bello al momento della consegna non basta.

Serve un pavimento che continui a essere bello, funzionale e stabile negli anni.

 

 

La mia metodologia: esperienza, strumenti e precisione

Ogni supporto è diverso.

Per questo seguo una procedura rigorosa che unisce diagnosi, preparazione meccanica e interventi mirati.

 

Analisi diagnostica approfondita

Prima di intervenire, eseguo verifiche fondamentali:

 

  • misurazione dell’umidità

  • test di coesione superficiale

  • controllo della planarità

  • individuazione di contaminanti

  • analisi della compatibilità con il sistema resinoso

 

 

Preparazione meccanica su misura

In base allo stato del supporto scelgo la tecnica adeguata:

  • levigatura diamantata per aprire il poro

  • pallinatura per un ancoraggio profondo

  • fresatura nei casi di vecchi rivestimenti o forti irregolarità

 

Ripristini tecnici

Dove necessario intervengo con:

 

  • malte epossidiche ad alta resistenza

  • malte cementizie speciali

  • rinforzi localizzati

  • regolarizzazioni della superficie

 

Trattamento dei punti critici

Sigillo e rinforzo:

  • giunti

  • crepe

  • cambi di materiale

  • passaggi impiantistici

  • zone soggette a dilatazioni

 

Primerizzazione dedicata

Il primer è il ponte che permette alla resina di aderire in modo sicuro.

La scelta del primer varia in base al supporto, al tipo di resina e alle condizioni ambientali.

 

Il sistema pavimento: una visione completa

Un pavimento in resina non è uno strato applicato sopra un fondo.

È un sistema composto da elementi che devono lavorare in sinergia:

 

  1. preparazione del supporto

  2. primer

  3. strati intermedi

  4. finitura protettiva

Un sistema funziona solo se ogni fase è eseguita con metodo.

Ed è proprio nella preparazione del supporto che si stabiliscono le basi di tutto il lavoro.

 

 

 

Conclusione: ciò che non si vede è ciò che determina ciò che si vede

La preparazione del supporto è la parte meno visibile del progetto, ma quella che ne determina la qualità reale.

È qui che costruisco la durabilità, la stabilità e l’estetica finale del pavimento.

Per me non è una fase tecnica:

è il momento in cui il progetto prende forma e si garantisce il risultato negli anni.

 

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